Le magliette da calcio onorano momenti memorabili del calcio e commemorano anche paesi e club che non esistono più. Il clima non sereno ebbe ripercussioni anche sulla squadra, che collezionò appena 12 punti nelle prime 17 uscite. Tuttavia, il calcio è un gioco imprevedibile e tutto può accadere nelle giornate rimanenti del campionato. Passato il periodo di iniziale adeguamento a metodi e schemi del nuovo allenatore, la squadra cominciò a ottenere risultati attraverso la ricerca del bel gioco. Così ridimensionata, la squadra non riuscì a ripetere i buoni risultati dell’anno prima nel nuovo campionato di Serie C1. La rosa fu costruita attorno all’ex calciatore, capitano e assessore allo sport del comune di Salerno, Roberto Breda, chiamato in panchina per tentare la pronta risalita in B. Il gruppo messo a sua disposizione, pur molto giovane, riuscì subito a regalare un calcio d’attacco e risultati convincenti, che gli permisero di balzare in testa alla classifica dopo la vittoriosa trasferta di Ferrara, giunta all’ottava giornata.
Solo in piano di rateizzazione dei debiti, varato grazie anche al lavoro di intermediazione del direttore sportivo Nicola Salerno, permise alla squadra di essere ammessa in extremis al campionato successivo, ottenendo comunque una penalizzazione di 5 punti. Sotto questi buoni auspici, la rinata Salernitana si affidò al tecnico Giuseppe Galderisi, originario proprio di Salerno, numeri maglia juventus per la stagione seguente. Fu proprio il calciatore originario della provincia di Napoli a guidare la Salernitana alla salvezza, al termine di una stagione partita sotto i peggiori auspici, con il prematuro esonero di Aldo Ammazzalorso, e conclusa con una salvezza tranquilla, targata Angelo Adamo Gregucci. Con l’entrata in società di capitali freschi e l’ingaggio già al termine della stagione 2007 di un nuovo direttore tecnico (Angelo Mariano Fabiani), la Salernitana si preparò nel migliore dei modi al campionato 2007-2008. La vittoria del campionato non fu mai in discussione e la squadra, affidata dapprima ad Andrea Agostinelli, poi a Fabio Brini, la conquistò con 90′ di anticipo grazie al 2-0 interno contro il Pescara. L’ex allenatore delle giovanili della Lazio portò la Salernitana a stabilire un nuovo record di imbattibilità: 23 risultati utili di fila, interrotti dall’1-0 patito sul campo del Campobasso, uno in più dei 22 registrati nella stagione 1992-93, sotto la guida tecnica di Giuliano Sonzogni.
La nuova squadra, dopo aver viaggiato a una media di appena 1 punto a partita nelle prime gare della stagione sotto la guida di Maurizio Costantini, fu affidata a Stefano Cuoghi. Tuttavia, il progetto giovani, affidato alle mani di un tecnico esperto quale Gianfranco Bellotto, naufragò totalmente e i granata si ritrovarono a fine torneo addirittura al 10º posto, staccati di 10 punti dai play-off e sotto tutte le altre squadre campane partecipanti al campionato. A metà di un torneo altalenante, con la Salernitana comunque posizionata al 6º posto (a ridosso dei play-off), saltarono sia il tecnico Raffaele Novelli (già allenatore della Primavera granata nell’era Aliberti), sia il direttore sportivo Enrico Coscia. La situazione di classifica deficitaria fece sì che il presidente Aliberti tornasse sui suoi passi per richiamare l’allenatore nativo di Trapani, che riuscì a centrare la salvezza a 180′ dalla fine del torneo, portando i granata al quindicesimo posto. Nel tentativo estremo di dimostrare la presunta ingiustizia della decisione, il presidente Aliberti mandò una squadra di nuovi giocatori in ritiro con il tecnico Aldo Ammazzalorso, iscrivendola al campionato di Terza Categoria. Per la stagione di Serie D 2021-2022 viene chiamato ad allenare la squadra mister Giuseppe Mosca, ma dopo la sconfitta nel turno preliminare della Coppa Italia di Serie D ai rigori col Gravina e i risultati non soddisfacenti nell’inizio di campionato 2021-2022, Giuseppe Mosca viene esonerato.
Papi, paragrafo Curve elettorali: dal sondaggio, condotto dopo le elezioni politiche in Italia del 2001 su un campione non appartenente a gruppi organizzati di tifosi, emerse che le percentuali di preferenze politiche espresse dai sostenitori di Juventus e Inter furono sostanzialmente analoghe a quelle generali dell’elettorato; tra i dati più divergenti dalla media nazionale figurarono il 41% dei sostenitori del Milan che dichiararono di avere espresso la propria preferenza politica per Forza Italia, partito guidato da Silvio Berlusconi che in quella tornata elettorale aveva conseguito il 29,4 per cento su base nazionale, e, al contrario, il 64,2 dei sostenitori della Roma che dichiarò di avere votato per Democratici di Sinistra e Margherita, altresì fermatesi, collettivamente, al 31% nel responso delle urne. Il caso, infine, si chiuse con una decisione politica non scevra da contestazioni: l’allargamento dei quadri della competizione da 20 a 24 squadre e il ripescaggio delle retrocesse (eccezion fatta per il Cosenza, fallito, al cui posto fu ripescata la rinata Fiorentina della famiglia Della Valle). Colori inediti ma non casuali: rendono omaggio a quelli istituzionali dei grandi magazzini Harrods, che dal 1985 al maggio del 2010 sono stati di proprietà del miliardario di origine egiziana Mohamed Al-Fayed, all’epoca presidente del Fulham.