Fin dagli anni Settanta realizziamo maglie da calcio che aiutano chi gioca a raggiungere gli obiettivi più ambiziosi. I colori e i disegni erano diversi anche nel corso delle partite, con il Bolton Wanderers, che aveva sia maglie rosa che maglie bianche con macchie rosse all’interno. I colori sociali della prima compagine erano l’azzurro e il celeste, ispirati, rispettivamente, al mare e al cielo di Napoli; mentre quelli dell’Internazionale erano il blu notte e il bianco, anch’essi scelti poiché richiamavano i colori del golfo di Napoli. INTER (prima maglia) – ufficiale – La nuova maglia dei campioni d’Italia presenta i tradizionali colori nerazzurri, ma con un particolare design a strisce: unisce strisce verticali sul lato destro con strisce diagonali sul lato sinistro. Inter e Nike presentano la nuova jersey home. Operazione-nostalgia anche per la nazionale dei Tre Leoni, ma non dedicata a una Regina Elisabetta andatasene quando ormai la nuova maglia era già stata presentata al pubblico.
Stemma utilizzato nel 2018 per le celebrazioni dei 110 anni del club. Lo sponsor sul petto e lo stemma con i Tre Leoni sono giallo pallido. Il logo Pirelli è scritto in rosso su un imponente blocco giallo. Il giallo venne abbandonato nella stagione successiva: la Fiorentina rischiò la vittoria del titolo con una divisa più semplice ma rimasta particolarmente impressa nell’immaginario collettivo: la maglia viola con strisce bianche interrotte sulle maniche e con main sponsor Nintendo fu quella con cui Batistuta cominciò a esultare con l’iconico gesto della mitraglia e con cui la Fiorentina si laureò campione d’inverno, maglia calcio a poco prezzo salvo poi capitolare nei mesi successivi ottenendo comunque la qualificazione alla Champions League. Ma l’Uefa ha detto no e ha bandito dalle competizioni europee quella che sarebbe dovuta essere nelle intenzioni del club di Amsterdam la terza maglia da gioco. L’ultima maglia marchiata Fila fu quella che vide i viola giocare la massima competizione continentale ed era contraddistinta da ampi inserti bianchi sui fianchi e sulle maniche oltre che dalle consuete strisce interrotte sulle maniche. Nell’unica stagione che resterà, CR7 indossa una maglia prodotta da adidas nella quale si nota subito il colletto a polo bianco con triangolini rossi.
Era in babbuccie, senza colletto e senza cravatta, con una giacchetta ampia e sbottonata, che lasciava vedere un largo torace sporgente, atto a rompere l’onda degli odii e delle ire letterarie. Indro Montanelli, tifoso della Fiorentina, ha sempre sostenuto che quel colore «appartenesse» alla città al di là dell’errore del lavandaio (una leggenda che a dire il vero si ripete nella storia di molte altre squadre) in quanto a suo giudizio furono proprio degli alchimisti fiorentini del trecento a ottenere artificialmente il viola. Il colore viola viene ormai associato anche alla città di Firenze, la quale è stata da sempre rappresentata nella sua storia araldica coi toni del bianco e del rosso, che proprio la squadra fiorentina indossava agli inizi della sua storia e che prima ancora, nel 1898, erano stati adottati dal Florence Football Club, il più vetusto sodalizio calcistico fiorentino. San Siro in motoretta (muturèta, altro soprannome dato agli interisti dai milanisti); d’altro canto, i rossoneri erano i tramvèe (cioè in grado di arrivare allo stadio solo coi mezzi pubblici).
Il viola è collocato all’estremo dello spettro cromatico (già allora, ovviamente visibile nel fenomeno dell’arcobaleno) e dopo questo colore si estende un altro territorio, la gamma degli ultravioletti, il mondo dell’invisibile, non percepibile dai sensi ma solo dall’intuito. La casacca con lo scaglione rovesciato è unica nel suo genere e, nel corso degli anni, ha sempre saputo offrire divise favolose, che in quella V, prima lettera della parola “vittoria”, racchiudevano il passato di un club e talvolta i successi dello stesso. La maglia fasciata venne proposta per altri tre anni, con la differenza che nella stagione 1985-86 il logo societario venne ricollocato nella sua consona posizione sul petto e vennero abbandonati i dettagli rossi. Nelle stagioni successive la fornitura passò a Lotto che propose delle divise viola con dettagli bianchi e, meno frequentemente, color oro. Il club perciò iniziò gli anni 30 con la nuova scelta cromatica che non abbandonò di fatto mai più, scendendo in campo per i successivi quarant’anni con divise pressoché invariate. Il nostro consiglio è di non lasciare la scelta del regalo all’ultimo minuto. Sia che tu abbia bisogno di divise da calcio per il calcio a 11, a 5, semi-pro o club, torva quello che cerchi nella nostra sezione abbigliamento per le squadre.